Quanto ne sai dell'inchiostro?
E' affascinante parlare di inchiostri nei processi di stampa perché alla fine tutta la tecnologia che in secoli di stampa è stata prodotta e inventata, deve replicare il gesto che lo scrittore o l’artista fin dall’alba della civiltà ha ripetuto: dosare e indirizzare il colore su un supporto. E guardando con la lente di ingrandimento la tecnologia regina della stampa su grande formato, l’inkjet, l’immagine è ancora più sorprendente: tante goccioline di colore che letteralmente volano dal punto dove vengono prodotte al punto dove devono essere depositate.
Se si pensa alle dimensioni delle goccioline (pochi picolitri) e alla velocità con cui le odierne macchine stampano, si capisce quale sia la sfida di questa tecnologia e quali studi vanno fatti sulle proprietà fisiche e chimiche degli inchiostri. La ricerca cerca di risolvere al meglio l’equazione che deriva dalle principali variabili che il mercato pone come requisiti desiderabili per i moderni impianti di stampa large format: produttività, qualità e velocità, gamma di supporti stampabili.
La piccola gocciolina di inchiostro deve possedere una serie di caratteristiche tali da bilanciare tutte le forze che agiscono durante l’azione di eiezione dalla testa di stampa, e considerando appunto le dimensioni di questa, è veramente sorprendente la sfida che la ricerca deve affrontare.
Le basi per la formulazione
La formulazione di un inchiostro deve tenere presente molti parametri di base affinché siano garantite i requisiti di stampabilità e di qualità:
Il rapporto tra soluto (il pigmento o colorante) e solvente (il veicolo) evitando che la concentrazione del soluto saturi la soluzione precipitando; in certi casi estremi appunto, esempio nei pigmenti molto pesanti come il bianco, per evitare la separazione dei componenti, l’inchiostro deve essere periodicamente rimescolato. La temperatura di ebollizione della soluzione di inchiostro, cioè quella in cui la tensione di vapore dell’inchiostro eguaglia la pressione dell’aria circostante.
La stabilità chimica e fisica dell’inchiostro, che deve garantire la durabilità del prodotto.
La tensione superficiale dell’inchiostro, una delle caratteristiche fondamentali sia in fase di generazione della goccia che di adesione sul supporto: se la tensione è troppo bassa, in fase di eiezione si ha la formazione di gocce satellite, mentre, al contrario, se la tensione è troppo alta, si rischia l’otturazione degli ugelli. Naturalmente anche nel momento in cui la goccia di deposita sul supporto, la tensione superficiale determina la forma che questa avrà e come si disporrà.
La viscosità, che è un parametro di base di tutti gli inchiostri, negli inchiostri inkjet lo è in modo particolare: pochi cP (centiPoise) di differenza cambiano il comportamento durante la generazione e eiezione della goccia: bassa viscosità si traduce in cattivo controllo della goccia, viscosità più alta determina un buon controllo di volume e forma della goccia di inchiostro, ma una viscosità eccessiva può causare l’otturazione più frequente degli ugelli di stampa.
Le tecnologie di inchiostri oggi disponibili per la stampa inkjet di grande formato differiscono per la modalità con cui le gocce di inchiostro vengono fatte asciugare sul supporto, posto che l’essiccazione dell’inchiostro, in tutte le tecnologie, consiste sempre nel separare la fase liquida della soluzione dal pigmento o colorante. Noi di iPlotter.it abbiamo scelto il miglior inchiostro per le testine di stampa Epson i3200 impiegate nelle diverse tipologie di applicazioni. Trovare l'inchiostro giusto per le applicazioni e per l'affidabilità nelle testine di stampa. La stampa grande formato è un mercato che per varietà di supporti e applicazioni non ha uguali in tutti gli altri comparti. Per questo oggi la scelta della tecnologia di stampa sempre più deve essere fatta in base alla tipologia di prodotti che si intende realizzare. Non esiste la tecnologia che per qualità, produttività, versatilità, può essere considerata superiore a tutte le altre. Quindi si vende e si compra l’applicazione, non la tecnologia.